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Quali sono le possibilità e come sceglierle

Sei nel mezzo di una ristrutturazione casa, magari con gli incentivi offerti dallo Stato, ed è arrivato il momento di scegliere l’impianto di riscaldamento più adatto all’abitazione? È una situazione da non sottovalutare perché la decisione presa farà una grande differenza per molti aspetti: economico, ecologico, pratico…

Qual è il sistema più efficiente e conveniente per il riscaldamento?
Come specialisti del condizionamento, del riscaldamento e del trattamento dell’aria conosciamo a fondo i vantaggi e gli svantaggi delle varie tecnologie presenti sul mercato.

Ormai, nel 2023, non si può pensare solamente all’accoppiata “caldaia & termosifoni” per il riscaldamento di una casa: sul mercato si trovano tantissime alternative più valide ed efficienti. Per esempio, le pompe di calore, i sistemi ibridi, i pavimenti radianti sono impianti consolidati e così efficienti che possono addirittura aumentare il valore dell’immobile.

 

Caratteristiche degli impianti di riscaldamento

Prima di approfondire le diverse tecnologie, partiamo dalle basi: quali sono gli aspetti fondamentali da valutare nel 2023? Tra la salvaguardia dell’ambiente, l’attenzione all’interior design e ai costi che aumentano, ci sono delle peculiarità che non possono proprio mancare:

  • Efficienza energetica e basse emissioni
  • Consumi ridotti
  • Funzionalità multiple
  • Domotica
  • Silenziosità
  • Design

 

Impianto di riscaldamento: come sceglierlo?

Dopo aver compreso come funziona un impianto di riscaldamento o condizionamento, è necessario valutare molti aspetti. Scriviamo di seguito alcune domande da porsi, tuttavia è sempre bene rivolgersi a un fornitore, a un termotecnico o a un installatore esperto, così da esaminare la situazione a 360° e trovare la soluzione migliore.

  • Immobile: sarà installato in una casa singola, come una villetta, in un edificio plurifamiliare o in condominio? Da quante persone è abitato?
  • Potenza: quanta energia servirà per riscaldare gli spazi?
  • Bisogni: è sufficiente il riscaldamento o è necessaria anche la produzione di ACS (acqua calda sanitaria)?
  • Fonte energetica: è possibile svincolarsi dal gas e impiegare solo energie rinnovabili?
  • Area geografica: dove si trova l’abitazione, a nord o a sud Italia? Come cambiano le temperature durante l’anno?

Una volta risposto a queste domande, sarà più facile orientarsi tra le diverse tecnologie di riscaldamento che vedremo ora.

Pompe di calore

Come abbiamo visto nel precedente articolo “Pompa di calore aria/acqua: tutto quello che c’è da sapere” (qui inserire link dell’articolo pubblicato), si tratta di una termopompa nella maggior parte dei casi molto conveniente ed efficiente.

Ne esistono diverse tipologie, ma la più utilizzata in Veneto e in Italia è quella a tecnologia “aria-acqua”: preleva energia termica dall’ambiente esterno, da utilizzare per l’impianto di riscaldamento o per la produzione di acqua calda sanitaria. Le alternative sono: aria-aria, acqua-acqua, geotermica.

Quali sono i pro e i contro?

Le pompe di calore accontentano più esigenze in un solo sistema (riscaldamento, raffrescamento e produzione di ACS), ma richiedono spazio per installare l’unità interna ed esterna, necessarie per il funzionamento. Non richiedono grossi lavori di manutenzione o installazione e possono far aumentare il valore dell’immobile. Aiutano a salvaguardare l’ambiente e la propria economia: permettono infatti di risparmiare fino al 60% in bolletta!

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Sistema ibrido

I sistemi ibridi sono soluzioni sconosciute ai più, ma stanno acquisendo sempre più popolarità. Si tratta di impianti che combinano differenti tecnologie e fonti di energia e portano interessanti vantaggi economici e ambientali.

Ad esempio possono essere composti da una pompa di calore, come unità esterna, e una caldaia a condensazione, come unità interna.

I sistemi ibridi si rivelano particolarmente vantaggiosi in abitazioni ben isolate, con un pavimento radiante o con terminali che funzionano a bassa temperatura. Non è la soluzione ideale invece in abitazioni molto piccole o datate, come possono essere gli appartamenti nei condomini dei primi anni del ‘900, in cui l’isolamento è minimo e spesso non c’è spazio sufficiente per ospitare le unità.

 

Pavimento radiante

Se desideri il massimo comfort, ecco una delle soluzioni per rendere la casa veramente calda e accogliente. Il funzionamento è semplice: il calore viene distribuito per irraggiamento in tutta la casa, mediante tubi installati sotto al pavimento.

Questo impianto può lavorare in sinergia con una caldaia a condensazione o la pompa di calore, così da abbassare ancor di più consumi e costi per il riscaldamento.

Vediamo i suoi pro e contro:

  • Funziona a 30°, una temperatura notevolmente più bassa rispetto ai caloriferi che lavorano a 50°.
  • Non ci sono sbalzi di temperatura tra una stanza e l’altra, perché la serpentina è riscaldata in modo omogeneo in tutta la casa.
  • Non compromette il design della casa perché è invisibile.
  • È necessario alzare il pavimento di almeno 5 cm per ospitare le tubature, quindi potrebbe non essere la soluzione migliore durante una ristrutturazione
  • È un sistema con elevata inerzia, quindi per riscaldare o raffrescare necessita di più tempo rispetto ai sistemi tradizionali.

Fotovoltaico e solare termico

L’impianto fotovoltaico da solo non è in grado di rispondere alle esigenze di climatizzazione, ma produce l’energia necessaria a far funzionare gli impianti di riscaldamento. Infatti, quando integrato ad un sistema apposito, sia in caso di riscaldamento centralizzato sia in caso di riscaldamento autonomo, si rivela una risorsa importantissima per il risparmio in bolletta!

Quando si decide di installare un impianto fotovoltaico, così come un solare termico, è bene verificare una serie di parametri: in quale zona sarà installato? Quali sono le condizioni climatiche? Com’è orientato/inclinato il tetto? Qual è il fabbisogno energetico da soddisfare? Queste valutazioni potranno essere svolte in maniera approfondita dal consulente specializzato.

 

Caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione è un’opzione valida se si vogliono contenere i costi della ristrutturazione, soprattutto perché è compatibile con i radiatori preesistenti e non è necessario sostituirli. Le moderne caldaie a condensazione, soprattutto se di alta qualità, consentono di ridurre i costi di esercizio dal 10% al 30%, a seconda dell’utilizzo.

Si tratta di una soluzione “valida per tutti”: possono essere installate sia in edifici unifamiliari che in complessi residenziali e funzionano sia con riscaldamento autonomo sia centralizzato. Possono essere impiegate per il riscaldamento della casa e per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria).

Però, se da una parte si rivela un’opzione vantaggiosa per limitare gli interventi, dall’altra non permette di scollegarsi dal gas in quanto fonte primaria di energia, a differenza delle opzioni viste in precedenza.

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Caldaia a biomassa

L’ultima opzione che analizzeremo è la caldaia alimentata con pellet, legna o cippato. Non necessita di gas, quindi è adatta in quelle zone in cui non è possibile allacciarsi al gas. D’altro canto, però, richiede grandi spazi dove poter conservare la biomassa. Queste 2 caratteristiche la rendono molto “popolare” soprattutto nelle zone di montagna, dove ci sono grandi spazi ed anche ampia disponibilità di materia prima.

Molti la associano alla classica stufa perché, allo stesso modo, richiede il costante intervento umano per rifornirla con il combustibile e l’installazione di canne fumarie idonee per poter scaricare i fumi all’esterno.

Impianto di riscaldamento per ristrutturazione: come sceglierlo?

Dopo la nostra panoramica sui vari impianti di riscaldamento, potrai fare una scelta più consapevole e mirata.

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