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Agevolazioni fiscali e bonus 2023 per la riqualificazione energetica

Nuovo anno, nuovi sostegni economici: il Governo attualmente in carica ha modificato o riconfermato bonus già attivi e ne ha introdotti di nuovi, per intervenire sulla propria abitazione con opere migliorative nel 2023.

Se volessi ristrutturare la tua villetta, o un altro edificio residenziale, con interventi per aumentare la classe energetica, ad esempio sostituendo l’impianto termico con un sistema più efficiente, continua a leggere la nostra guida alle agevolazioni!

 

Quali gli incentivi disponibili per il 2023?

Sono diverse le agevolazioni fiscali per procedere con la ristrutturazione della propria casa nel 2023, per risparmiare sull’acquisto di una nuova abitazione, ammobiliarla e molto altro.

Tra i bonus attivi troviamo:

  • Superbonus 110% e 90%
  • Ecobonus, bonus riscaldamento e bonus caldaia
  • Bonus ristrutturazione
  • Sismabonus
  • Bonus mobili
  • Bonus verde
  • Bonus acqua potabile

 

Il bonus facciate introdotto nel 2020, invece, non è stato rinnovato per il 2023.

In questo articolo ci occuperemo delle detrazioni fiscali utili alla sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione con sistemi più efficienti.

Superbonus 2023: cosa cambia?

Introdotto a maggio 2020, il superbonus vede ora un grande cambiamento su scadenze e sull’importo dell’agevolazione, in seguito al decreto Aiuti quater e alla Legge di Bilancio 2023. Infatti, in molti casi l’aliquota della detrazione passerà al 90%. Restano inalterati invece i requisiti per beneficiare dell’incentivo e la lista di interventi trainanti e trainati.

Come introdotto nel nostro precedente articolo su Sconto in fattura e agevolazioni per la pompa di calore, l’intervento dovrà garantire un salto di almeno 2 classi energetiche, da certificarsi con l’asseverazione di un progettista abilitato, geometra o architetto. Per accedere al superbonus è necessario effettuare l’isolamento termico dell’edificio e/o sostituire l’impianto di climatizzazione invernale esistente, sia per le singole residenze che in condominio, con un sistema ad alta efficienza.

 

Superbonus condomini 2023

Nel caso dei condomini, il superbonus rimane al 110% se:

  • la Cilas è stata pesentata entro il 25 novembre 2022.
  • i lavori sono stati deliberati entro il 18 novembre 2022 (data dell’assemblea comprovabile) e la Cilas è stata presentata tra il 25 novembre 2022 e il 31 dicembre 2022.

I condomini che non rientrano nelle precedenti condizioni potranno beneficiare del bonus ridotto al 90%.

Inoltre, nei prossimi anni il bonus varierà ulteriormente: dal 2024 passerà al 70% e nel 2025 al 65%.

Superbonus edifici plurifamiliari 2023

Per gli edifici da 2 a 4 unità immobiliari appartenenti a più proprietari o ad un singolo, sono richieste condizioni analoghe a quelle dei condomini. L’agevolazione ammonterà al 110% se la Cilas è presentata entro il 25 novembre 2022, altrimenti varierà al 90%.

Superbonus edifici unifamiliari e villette 2023

Le ville, villette, prime case o edifici identificati come indipendenti che hanno effettuato lavori per almeno il 30% dell’opera complessiva entro il 30 settembre 2022 potranno beneficiare del Superbonus al 110% per le spese effettuate fino al 31 marzo 2023. Successivamente potranno approfittare delle agevolazioni fiscali al 50% o 65%.

Per chi non ha ancora effettuato lavori ma vuole approfittare del superbonus al 90% dovrà prestare attenzione a due requisiti: sono ammesse solo prime case e il contribuente  – applicando un meccanismo di quoziente familiare previsto dalla norma –  deve avere un reddito pari al massimo a 15.000 € aumentato dell’indice familiare.

Bonus riscaldamento 2023: l’occasione per installare una nuova pompa di calore o caldaia a condensazione in Veneto

Vuoi sostituire il vecchio impianto termico? Il nuovo Bonus riscaldamento è un’occasione unica per procedere con la riqualificazione energetica dell’abitazione, aumentando così anche il valore dell’immobile.

Sostituendo l’impianto di climatizzazione invernale esistente con un sistema ibrido compatto, una pompa di calore ad alta efficienza o un caldaia a condensazione di classe energetica A è possibile aderire alle detrazioni disciplinate dall’Agenzia delle Entrate con il Bonus Caldaia 2023.

La percentuale della detrazione dell’Ecobonus caldaie varia dal 50% al 65%, in base all’intervento svolto, e verrà restituita al contribuente con 10 rate di pari importo in 10 anni.

Potrà usufruire della detrazione al 65% chi sostituirà il vecchio impianto di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza, con caldaie a condensazione di efficienza pari o superiore alla classe A con sistemi di termoregolazione evoluti oppure con sistemi ibridi (composti da generatore a pompa di calore e caldaia a condensazione).

La detrazione al 50% è riservata a chi sostituisce l’impianto di climatizzazione esistente con caldaie a condensazione o pompe di calore, senza installare un sistema di termoregolazione evoluto. Rispetto alla detrazione al 65%, potrebbe essere una buona alternativa per chi supera l’importo massimo concesso dalla normativa o per chi non desidera installare il sistema di termoregolazione in abbinata.

Nel caso in cui si voglia installare un sistema di riscaldamento di classe energetica B o inferiore, non sarà possibile accedere alle detrazioni.

Il bonus caldaia 2023 spetta sia ai contribuenti privati sia ai titolari d’impresa con partita IVA; per richiederlo è necessario comunicare all’ENEA la spesa sostenuta e le caratteristiche del nuovo sistema entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Il bonus resterà in vigore con queste percentuali fino alla fine del 2024; successivamente passerà al 36%.

 

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